Zero+, la pasta all’uovo “low-carb” con farina di lenticchie rosse
Lo storico pastificio marchigiano Spinosi, reso celebre dall’invenzione degli “Spinosini”, innova la propria gamma e lancia sul mercato le fettuccine “Zero +”, una pasta all’uovo biologica con farina di lenticchie rosse decorticate al 100% italiane, specialità alimentare priva di glutine ad alto contenuto di fibre e di proteine (30 % in più rispetto al 15% sui 100 grammi delle fettuccine tradizionali). Dedicata agli sportivi, alle persone affette da diabete o da celiachia (la farina di lenticchie, al contrario di quella a base di frumento, non contiene glutine) ma anche a coloro – sottolina l’azienda nella presentazione del nuovo prodotto – che pensano a una remise en forme dopo la forzata sosta casalinga in questi tempi di Covid -19.
Un’innovazione in linea con la filosofia basata su tradizione e autenticità dell’azienda di Campofilone, in provincia di Fermo, visto che questo monoprodotto continua ad essere realizzato, seguendo una filiera ad hoc, con le consuete tecniche artigianali: e cioè lavorato con farine proveniente da mulini certificati, uova da galline allevate con mangimi no ogm rotte ogni giorno a mano, lenta estrusione ed essicazione lunga 24 ore. Il laboratorio, pur rallentando i ritmi, in queste settimane non ha mai smesso di produrre, arrivando a lavorare 9 quintali di “Zero+” a settimana.
A “firmare” le fettuccine rosse Vincenzo Spinosi e suo figlio Marco, celebri mastri pastai, fautori del rilancio dei Maccheroncini di Campofilone (che nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento Igp), in collaborazione con il professor Fabrizio Angelini, presidente della Sinseb (Società italiana nutrizione, sport e benessere), specialista in endocrinologia e responsabile nutrizionale per la Juventus, l’Empoli e per la Vr 46 Accademy team di Valentino Rossi.
«La “Zero+” è un alimento funzionale, ottimo compagno di viaggio sia per gli sportivi che per i pazienti affetti da malattie metaboliche – spiega Angelini –. Grazie ai carboidrati complessi della farina di lenticchie, unitamente ad un buon numero di proteine vegetali, garantisce un minor impatto sulla glicemia e sulla secrezione insulinica. Ma una pasta del genere, che non provoca sbalzi glicemici – aggiunge – è indicata anche per chi in questo periodo è stato a lungo al chiuso, magari in spazi ristretti, è ingrassato e ha perso massa muscolare».
L’idea, racconta Marco Spinosi, ad dell’azienda, nipote del fondatore e figlio di Vincenzo, l’inventore degli Spinosini, è arrivata in modo del tutto casuale: «Nel 2017, in seguito ad un infortunio, ho seguito un percorso riabilitativo presso il centro J Medical di Torino, assistito dallo staff nutrizionale del professor Angelini. Qui mi è stata prescritta una dieta a basso contenuto di carboidrati, identica a quella prevista per il recupero degli atleti. E siccome per gli sportivi le uova sono un must, ho pensato di inventare noi stessi una nuova pasta all’uovo low-carb. E così è stato».